Acqua alcalina è un’acqua con pH (alcalino o basico) superiore a 7.0; si tratta, quindi, di un prodotto leggermente meno acido di quello che viene emesso dai rubinetti di casa, ricca di calcio, potassio, magnesio, bicarbonato e silice, questa particolare acqua basica ha la proprietà di neutralizza l’acido del sangue e favorisce la metabolizzazione delle sostanze nutritive.
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Acqua alcalina cos’è
L’acqua alcalina è ricca di antiossidanti e minerali, sembra essere la soluzione perfetta per ripristinare l’equilibrio acido-base del corpo perché vanta un pH essenzialmente basico, per questo viene definita anche acqua basica.
Quando invece il pH è inferiore a 7 deve, invece, essere neutralizzata mediante l’impiego delle risorse naturali dell’organismo che non possono così adempiere alle loro funzioni primarie.
L’acqua basica deve essere assunta come l’acqua tradizionale, questa particolare acqua alcalinizzata risulta più leggera e dissetante, previene il gonfiore addominale e possiede, per i palati più fini, un gusto leggermente diverso.
Acqua alcalina ionizzata, come avviene il procedimento
Scopriamo come avviene il procedimento dell’acqua alcalina ionizzata dividendolo in due fasi
Primo fase, purificazione dell’acqua
Il primo step prima che l’acqua alcalina diventi ionizzata, viene sottoposta a un processo di purificazione volto all’eliminazione, mediante un sistema di filtri a carboni attivi, di tutte le sostanze nocive ivi contenute (il tutto senza alterarne le caratteristiche organolettiche).
Secondo fase, elettrolisi dell’acqua
La seconda fase, che prende il nome di elettrolisi, prevede invece la separazione delle sostanze, contenute nell’acqua, sulla base della loro carica elettrica: l’elettrodo negativo richiama gli ioni positivi (minerali alcalini), mentre quello positivo attira gli ioni negativi (radicali acidi); questi ultimi vengono, quindi, eliminati mediante il tubo di scarico, facendo uscire dal rubinetto dell’ottima acqua ionizzata.
L’assunzione apporta innumerevoli benefici all’organismo quali maggiore livello di idratazione, rallentamento dell’invecchiamento cellulare ed eliminazione delle scorie tramite la minzione.
Quali sono i benefici di bere acqua alcalina ionizzata
Questa particolare acqua ionizzata apporta all’organismo diversi benefici e questi possono essere così riassunti.
Elevato potere antiossidante:
L’acqua alcalina è ricca di ioni carichi negativamente che ostacolano il processo di invecchiamento dell’epidermide.
Ripulisce il sangue dalle scorie, migliora l’ossigenazione e favorisce la corretta circolazione.
L’acqua ionizzata previene l’osteoporosi:
Il suo consumo contrasta l’insorgenza dell’osteoporosi in soggetti anziani e donne in menopausa.
Ottimo rimedio in caso di stipsi o dissenteria:
I disordini del tratto intestinale possono essere spesso correlati a un elevato livello di acidità del sangue. L’assunzione regola il pH fisiologico favorendo così un corretto transito intestinale.
Abbassa la pressione sanguigna:
l’ipertensione arteriosa (a maggiore di 140 mmHg e pressione diastolica maggiore di 90 mmHg) può essere talvolta la mera conseguenza di uno stato di acidosi del sangue.
Questa condizione, potenzialmente molto pericolosa, merita di essere monitorata attentamente; il soggetto deve quindi apportare alcune importanti modifiche al proprio regime alimentare e prediligere l’assunzione di acqua alcalina e cibi basici.
Combatte la gastrite:
quest’affezione, che causa un’infiammazione acuta o cronica della parete gastrica, causa acidità, bruciori di stomaco, crampi, nausea ed emesi.
La sua assunzione sembra essere un ottimo rimedio contro questo malessere molto antipatico.
Migliora le prestazioni sportive:
l’organismo produce, nel corso dell’attività fisica, un elevato numero di ioni d’idrogeno (vengono rilasciati dall’acido lattico) con conseguente riduzione del pH.
L’assunzione di acqua alcalina migliora le capacità di tamponamento e tutto ciò si ripercuote positivamente sulla prestazione.
Si consiglia, infine, di integrare l’acqua con magnesio e potassio per controllare meglio la fatica nelle pratiche sportive di lunga durata.
Azione protettiva nei confronti dell’epidermide:
la regolare assunzione di quest’acqua previene l’insorgenza di disturbi dermatologici e dona sollievo a quelli già in corso.
Come confermano i test di laboratorio, riduce i danni alla cute derivanti dall’esposizione prolungata ai raggi UV.
Stimola il metabolismo favorendo l’assorbimento dei nutrienti.
Contrasta la formazione di alcune tipologie di calcoli renali e favorisce la rapida espulsione degli stessi.
Garantisce un corretto livello d’idratazione del corpo:
il regolare consumo di acque alcaline riduce la produzione di urina e l’osmolalità del sangue (un’elevata osmolalità plasmatica espone il soggetto a un maggior rischio di sviluppare un ictus).
L’individuo risulta, quindi, maggiormente idratato, mentre l’apparato cardiovascolare gode di ottima salute.
Acqua alcalina nella gravidanza
Nel corso della gestazione l’acqua alcalina è una vera fonte di benessere, ma è indispensabile fare una piccola premessa. Lo stomaco di qualsiasi persona ha, essenzialmente, due compiti: favorire la digestione ed eliminare le scorie di natura acida.
La gravidanza induce, però, a un progressivo aumento dell’acidità perché la madre deve dare la precedenza al feto rifornendolo di minerali alcalini; la donna sviluppa, quindi, una condizione meglio nota come iper-acidità e le sue riserve alcaline sono destinate a esaurirsi nell’arco di poco tempo.
La futura mamma deve, dunque, aumentare le porzioni di verdura/frutta e privilegiare il consumo di quest’acqua particolare al fine di fornire al proprio organismo il giusto apporto di minerali alcalini. Una dieta prettamente acidificante induce, invece, il corpo a prelevare sostanze basiche da ossa e denti per garantire così un ambiente alcalino a feto e liquido amniotico.
L’acqua alcalina per favorire le prestazione degli sportivi
L’attività sportiva, gli sforzi e la fatica accusata provocano l’accumulo di acido lattico e anidride carbonica all’interno dei muscoli; questi ultimi perdono, quindi, potenza e funzionalità (il loro pH scende sotto 6.9).
L’atleta, che sviluppa una condizione meglio nota come acidosi, si sente spossato e la sua prestazione non è certamente eccellente, gli acidi in eccesso devono, quindi, essere necessariamente tamponati mediante assunzione di sostanze basiche.
L’acqua alcalinizzata dona nuovo equilibrio al sistema acido basico dei muscoli, incrementa il livello di ossigenazione del sangue e migliora la resistenza alla fatica riattivando il sistema immunitario.
I microelementi, contenuti nell’acqua, donano benessere ai muscoli e la performance migliora nettamente. Lo sportivo deve, infine, apportare alcune modifiche al proprio regime alimentare e prediligere alimenti basici quali ortaggi e frutta (questo al fine di mantenere un corretto rapporto acido-base).
Dieta alcalina
La dieta a base d’acqua alcalina raccoglie pareri spesso discordanti tra di loro, ma noi abbiamo deciso di dare voce a entrambi.
I sostenitori di questa dieta
Un ambiente acido favorisce infiammazioni, drastico calo delle difese immunitarie e una condizione generalizzata di malessere psicofisico.
Un pH alcalino, al contrario, previene l’insorgenza di disturbi e cura (in taluni casi) diverse patologie.
Un regime alimentare, fondato sull’assunzione di sostanze basiche, previene malattie quali sovrappeso, ritenzione idrica, diabete mellito e neoplasie; una dieta di questo tipo contrasta, inoltre, l’azione dei radicali liberi e rallenta il naturale processo di invecchiamento cellulare.
I cibi da assumere possono essere così riassunti.
- Ortaggi: cavolfiori, broccoli, bietole, cipolle, cetrioli e spinaci.
- Frutta: arance, limoni, mele, pere, banane, fragole, mirtilli, meloni, fichi e prugne.
- Frutta secca: mandorle.
- Cereali integrali: privilegiare quelli senza glutine quali miglio, amaranto, quinoa e riso rosso.
Si consiglia di assumere quotidianamente e a digiuno un bicchiere d’acqua tiepida con un limone (non trattato) spremuto.
Questo agrume, pur possedendo un pH notoriamente acido, innesca una reazione basica e vanta, quindi, un ottimo potere alcalinizzante.
Si suggerisce, infine, di consumare acqua alcalina e integrare la stessa con tè verde, tisane a base di erbe basiche e centrifugati di frutta e verdura, mentre è indispensabile ridurre tutti gli alimenti acidi.
Chi dice no alla dieta alcalina
Prima di iniziare una dieta alcalina, si consiglia di contattare il proprio medico curante; questo regime alimentare non è, difatti, esente da controindicazioni.
Devono, in particolare, prestare attenzione tutto coloro che sono affetti da patologie renali o seguono una terapia a base di diuretici risparmiatori di potassio (l’introito di questo minerale è, difatti, molto elevato).
Chi segue la dieta alcalina rischia inoltre di essere vittima, secondo il parere di autorevoli esperti, del cosiddetto effetto yo-yo che si traduce in una ripresa globale di peso; in secondo luogo si segnalano carenze proteiche con tutte le conseguenze del caso.
Acqua alcalina in bottiglia
I supermercati più riforniti propongono, giorno dopo giorno, diverse tipologie d’acqua in bottiglia; non bisogna fare altro che armarsi di tanta pazienza e leggere attentamente quanto riportato sull’etichetta al fine di verificare il valore del pH che deve essere, come precedentemente accennato, superiore a 7.0.
L’acqua acquistata può, inoltre, essere utilizzata per molteplici scopi quali lavare la frutta e la verdura (favorisce, difatti, l’eliminazione di pesticidi e conservanti), preparare tisane, cucinare e impastare prodotti alimentari soggetti a lievitazione (il suo impiego riduce fortemente il gonfiore).
Può, infine, essere usata esternamente per disinfettare ferite/ustioni, trattare l’acne e ammorbidire la pelle.
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