L’acqua del rubinetto disponibile nelle abitazioni compie un lungo percorso prima di arrivare in casa nostra.
La prima tappa del viaggio compiuto dall’acqua per arrivare nelle tubazioni domestiche inizia in profondità, sottoterra, nelle falde acquifere sotterranee e superficiali.
Qui si raccoglie l’acqua piovana in veri e propri serbatoi naturali creati grazie al terreno, che arrestano la discesa dell’acqua dalla superficie e ne aiuta l’accumulo.
L’acqua viene estratta dalle pompe e prima di finire nelle case è sottoposta ad alcuni metodi di trattamento, in modo da renderla potabile e sicura.
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Che cosa sono le falde acquifere sotterranee?
Le falde acquifere sotterranee sono un’importantissima riserva d’acqua, indispensabili per l’approvvigionamento idrico della popolazione.
Si trovano negli strati più profondi del sottosuolo, fra rocce impermeabili che conservano l’acqua in veri e propri bacini.
Ma come si formano le falde acquifere? La loro nascita è legata proprio all’azione di questi strati impermeabili che impediscono all’acqua piovana di scendere troppo in profondità, creando un letto di falda.
Il percorso dell’acqua: come arriva l’acqua in casa
Il percorso dell’acqua potabile, dalle falde acquifere al rubinetto di casa, prende il nome di ciclo integrato dell’acqua.
Questo processo permette di ricevere acqua potabile direttamente nelle abitazioni, restituendola all’ambiente depurata e ripulita.
Le fasi del ciclo integrato dell’acqua
Il ciclo integrato dell’acqua, per poterne garantire la potabilità e la sicurezza, è composto da 6 fasi:
1. Captazione
2. Potabilizzazione
3. Adduzione e accumulo
4. Fase di distribuzione
5. Raccolta delle acque reflue
6. Depurazione e restituzione all’ambiente
Fase della captazione
Nella prima fase l’acqua viene prelevata da falde acquifere sotterranee (fino a 100 metri), oppure superficiali.
L’operazione è eseguita attraverso pozzi che, tramite pompe, prelevano l’acqua e la instradano verso l’acquedotto.
Fase di potabilizzazione
Nell’acquedotto inizia la prima fase del percorso dell’acqua potabile in cui viene privata di terreno, sassi e sabbia che si depositeranno sul fondo.
L’acqua a questo punto è già potabile, ma vengono effettuati tutti i controlli che devono corrispondere ai parametri chimici, fisici e microbiologici della normativa per eliminare batteri o comunque microorganismi potenzialmente dannosi per la salute dell’uomo.
Per fare questo si sottopone l’acqua a una di queste tecniche di potabilizzazione e disinfezione:
- Ossidazione e filtrazione: le prime due azioni ossidanti e di filtraggio vengono effettuate per eliminare materiali pesanti come ferro e manganese. Questa tecnica viene applicata nelle falde che, per conformazione geologica, attraversano terreni ricchi di tali sostanze;
- Carbone attivo: l’utilizzo di questo elemento naturale è previsto nel caso in cui l’acqua sia inquinata da agenti agricoli o industriali come concimi, pesticidi e rifiuti organici.
- Osmosi inversa: il processo di filtrazione osmotica viene utilizzata in casi particolari per ridurre sostanze come cromo e nitrato.
Per legge vengono effettuati trattamenti di disinfezione batterica a base di cloro per eliminare altre sostanze nocive, microbi e batteri residui.
Fase di adduzione e accumulo dell’acqua
Una volta prelevata dalla falda e depurata con uno dei metodi sopra citati, l’acqua viene immessa nel serbatoio dell’acquedotto. A questo punto viene accumulata ed è pronta per essere distribuita.
Fase di distribuzione
In questa fase il percorso dell’acqua potabile continua con l’immissione nella rete attraverso grandi tubature sotterranee che direzionano l’acqua verso gli impianti domestici e industriali.
La qualità dell’acqua del rubinetto è quindi commisurata al livello di pulizia e di manutenzione della rete idrica comunale.
I dati variano in modo sensibile da Comune a Comune, anche se gli standard di qualità sono rispettati rigorosamente e garantiti su tutto il territorio nazionale.
Fase di raccolta delle acque reflue
Il percorso dell’acqua potabile non termina al momento in cui si apre il rubinetto, ma prosegue in senso inverso.
L’acqua utilizzata a casa, detta reflua o di ritorno, finisce nelle fognature in attesa dell’ultima fase del ciclo integrato dell’acqua.
Depurazione e restituzione all’ambiente
Dalle fognature l’acqua viene raccolta in impianti di depurazione che hanno il compito di ripulirla e reimmetterla in natura attraverso fiumi, laghi e mari.
Da qui l’acqua evaporerà e si trasformerà di nuovo in pioggia, per ricominciare dall’inizio il suo infinito ciclo idrologico.
Bere acqua del rubinetto
Solo dopo che è stata sottoposta a tutti i trattamenti necessari, l’acqua viene immessa nella rete idrica e arriva negli impianti domestici.
Qui viene impiegata per cucinare, per l’igiene personale e della casa, oppure per idratarsi.
Bere acqua del rubinetto, infatti, aiuta a ridurre l’impatto ambientale della plastica.
Basta aprire la leva del rubinetto per farla sgorgare in tutta la sua freschezza!
Grazie a numerosi controlli, l’acqua del sindaco in Italia gode di una buona qualità.
Tuttavia, quando arriva nelle tubature degli edifici, potrebbe incontrare sostanze indesiderate dovute alla presenza di impianti obsoleti o usurati.
Per garantirne la qualità è quindi importante effettuare una corretta e costante manutenzione delle tubature domestiche, evitando l’accumulo di calcare e altre sostanze che possono appesantirla e renderne il sapore meno gradevole.
In ogni caso, è possibile installare depuratori d’acqua domestici per filtrare ulteriormente l’acqua del rubinetto ed eliminarne qualsiasi impurità imputabile alle condutture.
Esistono due tipi di impianto di purificazione:
- Impianti da installare direttamente sui rubinetti, in modo da disporre perennemente di acqua depurata
- Caraffe depuratrici con filtri sostituibili che hanno la funzione di trattenere le sostanze più pesanti e di rendere l’acqua più buona.
I purificatori domestici di Acqualife
Acqualife, azienda italiana specializzata nel trattamento dell’acqua al punto d’uso, opera da anni sul mercato per rendere accessibile a tutte le famiglie un’acqua leggera e di qualità direttamente a casa.
Fin dalla sua fondazione, l’azienda sviluppa e distribuisce depuratori domestici con differenti livelli di filtrazione, fino ad arrivare all’osmosi inversa.
La loro installazione permette di eliminare i costi e la logistica per l’acquisto di pesanti casse d’acqua, dicendo addio alle bottiglie di plastica.
Inoltre, l’acqua pura da bere e per cucinare diventa sempre disponibile direttamente dal rubinetto.
Grazie al servizio di assistenza e alla manutenzione programmata, i purificatori domestici di Acqualife accompagnano le famiglie italiane per anni, migliorandone il benessere e influendo positivamente sull’economia domestica.
Perché l’acqua è vita, e un’acqua buona rende la vita più sana.
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