L’impronta idrica indica la quantità delle risorse idriche che vengono utilizzate da un paese per produrre beni e servizi consumati dalla popolazione.
Comprende l’acqua in tutto il suo utilizzo.
All’interno del nostro approfondimento andremo a vedere come ridurre il consumo di acqua, grazie a qualche consiglio pratico per eliminare gli sprechi e operare decisioni più oculate.
Indice dei contenuti
Impronta idrica: cos’è e come calcolarla?
Con questo termine si intende indicare qual’è la quantità d’acqua utilizzata con il quale ogni giorno si impatta sull’ambiente circostante, individuando in maniera univoca l’acqua dolce necessaria a produrre qualsiasi servizio e bene.
L’utilizzo di acqua di cui ognuno di noi è responsabile va ben oltre a quella che si impiega per lavarsi o idratarsi.
Esiste un progetto promosso dall’Unione Europea che permette di calcolare qual è la nostra impronta idrica.
Grazie a questo progetto, conosciuto con il nome Aquapath, è possibile capire l’impatto, a volte davvero insospettabile di ogni piccola azione quotidiana.
Un esempio può essere la realizzazione di una t-shirt, essa è realizzata con un quantitativo molto elevato di acqua, oppure per produrre un chilo di formaggio, possono essere utilizzati oltre 3.000 litri di acqua.
Come ridurre il consumo dell’acqua e la relativa impronta idrica
Esistono alcuni piccoli accorgimenti che possiamo adottare ogni giorno per ridurre l’impronta idrica.
Vediamo di seguito alcuni dei suggerimenti ideali per risparmiare il consumo quotidiano d’acqua.
Mangiare cibi freschi e non raffinati
Generalmente gli alimenti di origine industriale hanno bisogno di un alto quantitativo di acqua, sia durante la lavorazione che durante la produzione.
I cibi freschi come frutta e verdura, invece, hanno bisogno solo di acqua per la crescita del terreno.
Ridurre gli sprechi
Un terzo del cibo che viene prodotto, viene sprecato e nella maggior parte dei casi, questo dispendio avviene all’interno delle mura domestiche.
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Mangiare carne di qualità
Si consiglia di verificare la modalità di allevamento degli animali.
Esseri viventi allevati al pascolo hanno un’alimentazione di erba che cresce direttamente nei prati.
Allevamenti con metodi convenzionati hanno processi più intensi con un ampio uso di risorse idriche.
Consumare l’acqua del rubinetto
L’acqua del rubinetto è controllata costantemente ed è un’ottima soluzione per ridurre il consumo idrico, eliminando la plastica.
L’utilizzo di impianti di filtrazione domestici possono incentivare questo tipo di consumo.
Ridurre il consumo di lavatrici e lavastoviglie
Preferire di ridurre il numero di lavatrici e lavastoviglie in settimana è un buon inizio per aiutare l’ambiente.
E’ consigliabile quindi metterli in funzione solo quando sono a pieno carico.
Inoltre sarebbe buona cosa utilizzare detersivi ecologici.
L’acqua del rubinetto, un bene da non sottovalutare
Soffermiamoci sulla fortuna di avere questo liquido nelle nostre case e di quanto sia indispensabile. E perchè non utilizzarlo al 100%, anche per bere?
L’acqua del rubinetto è controllata costantemente e deve rientrare in precisi parametri definiti dal Ministero della Salute.
Potrebbe capitare che durante il tragitto o a causa di perdite, l’acqua possa venire a contatto con sostanze indesiderate.
Proprio per questo si consigliano dei metodi innovativi di filtrazione come i depuratori casalinghi che permettono di disporre di acqua pura e fresca direttamente dal proprio rubinetto di casa, senza dover acquistare le pesanti casse d’acqua.