La Giornata Mondiale dell'acqua

Il 22 marzo si celebra la Giornata Mondiale dell’acqua, in cosa consiste?

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Aggiornato il 25/06/2024

Il 22 marzo di ogni anno si celebra la Giornata Mondiale dell’acqua per ricordare a tutti l’importanza di arginare la crisi idrica mondiale per mettere uno stop ai rapidi cambiamenti climatici.

Ecco perché è stata istituita e come celebrarla per fare del bene al pianeta.

Che cos’è la giornata mondiale dell’acqua e perché si celebra?

Il World Water Day è una giornata internazionale istituita dalle Nazioni Unite a seguito del Summit della Terra di Rio de Janeiro, svoltosi 1992. Focalizzata sull’importanza della risorsa vitale essenziale per mantenere viva la biodiversità, la giornata mondiale dell’acqua affronta una tematica correlata differente in ogni sua edizione, mettendo in evidenza la crescente scarsità dell’acqua.

Lo scopo principale è quello di raggiungere l’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile SDG 6, ovvero l’accesso ad acqua e servizi igienico-sanitari per tutti entro il 2030.

Infatti, nonostante l’acqua sia un bene comune, essenziale per la vita, ancora oggi in diverse zone del pianeta le popolazioni non hanno accesso all’acqua potabile.

In che cosa consiste la giornata mondiale dell’acqua?

Alla ricorrenza partecipano tutti gli stati membri dell’UN, con l’invito a organizzare eventi e manifestazioni per sensibilizzare persone e istituzioni sulla crisi idrica.

Ma non solo, tantissime associazioni ed enti no-profit si fanno promotori di questa giornata e contribuiscono in modo organico al passaparola.

Durante la giornata del 22 marzo si alternano pubblicazioni di film, seminari ed esposizioni tematiche, mentre scuole e università promuovono iniziative per educare anche i più giovani sul consumo di acqua.

Inoltre, a partire dal 1997, il World Water Council organizza un forum sull’acqua (World Water Forum) a cadenza regolare, per fare il punto sui cambiamenti climatici e sulle problematiche internazionali legate all’approvvigionamento dell’oro blu.

Conferenza sull'acqua

L’esigenza di istituire una giornata mondiale dell’acqua è nata dai dati poco confortanti sull’accessibilità di questo bene alla popolazione della Terra.

A oggi, secondo l’Onu, sono ancora 770 milioni le persone che vivono in condizioni critiche di crisi idrica e non hanno accesso all’acqua potabile nel loro quotidiano.

I dati del 2020 dell’Unicef comunicano che 5,8 miliardi di persone hanno avuto accesso a un’acqua sicura con servizi accessibili sul posto e altri 2 miliardi di persone a servizi protetti e raggiungibili in 30 minuti per la raccolta dell’acqua.

I Paesi che dispongono di un regolare servizio idrico tendono invece a sprecare tantissima acqua, utilizzandone più del dovuto.

L’Italia ha uno dei primati peggiori, perdendo al giorno 157 litri di acqua per ogni abitante, la stessa che potrebbe soddisfare il fabbisogno idrico di 43 milioni di persone.

Nonostante questo, e grazie a iniziative come la giornata mondiale dell’acqua, la consapevolezza su questo aspetto è cresciuta negli ultimi anni.

Cambiare modo di pensare e gestire le risorse idriche in modo intelligente farà quindi la differenza per il futuro del pianeta.

Acqua potabile non accessibile a tutti

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