Aggiornato il 08/06/2023
L’acqua del rubinetto è potabile? Ogni volta che prendiamo un bicchiere dalla dispensa e lo riempiamo dal rubinetto, può capitare di chiedersi quale sia la qualità dell’acqua.
Questo liquido, infatti, ha una grande importanza per il benessere di ogni individuo.
Ecco perché andremo a scoprire quali sono gli aspetti che caratterizzano l’acqua, oltre a come renderla pura e di qualità per cucinare e da bere.
Indice dei contenuti
Cosa vuol dire che l’acqua del rubinetto è potabile
L’acqua potabile viene definita dal ministero della salute come “un’acqua destinata al consumo umano.
Trattata o non trattata, può essere impiegata per la preparazione di cibo e bevande o per altri usi domestici.
La sua fornitura è effettuata attraverso una rete di distribuzione oppure mediante cisterne, in bottiglie o contenitori”.
Per affermare che l’acqua del rubinetto è potabile, è necessario che questa abbia particolari specifiche dal punto di vista biologico e chimico, in modo da apportare benefici all’essere umano dal punto di vista del benessere.
Per legge, l’acqua potabile deve rispettare determinati criteri durante il suo percorso all’acquedotto fino alle abitazioni e ai diversi edifici.
La prima tappa di questo viaggio avviene sottoterra, dove si trovano le falde acquifere di profondità, oppure in superficie, nei siti di accumulo.
Qui l’acqua piovana confluisce in serbatoi naturali che, arrestando la caduta dell’acqua verso gli strati più profondi del terreno, creano dei bacini di accumulo.
Da qui, con l’ausilio di apposite pompe, l’acqua viene estratta e trattata negli acquedotti comunali, in modo da renderla potabile e sicura
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La qualità dell’acqua destinata al consumo umano
Uno specifico Decreto Legislativo regolamenta la qualità dell’acqua destinata al consumo umano.
Si tratta del D. Lgs 31/2001, che recepisce la Direttiva 98/83/CE e si applica per bere acqua dal rubinetto.
Al suo interno, quando si cita l’acqua di qualità si intende quella che, oltre a essere ingerita per bere e cucinare, entra in contatto con il copro umano durante diverse operazioni di lavaggio e per l’igiene personale.
L’attuazione di tutte le prescrizioni contenute nella norma e il rispetto dei parametri di tutte le sostanze indicate nel suo testo, concorrono a determinare l’idoneità dell’acqua per il consumo umano in condizioni di sicurezza.
I valori massimi consentiti indicati dal Decreto Legislativo sono stabiliti in linea generale dall’Unione Europea e dalle raccomandazioni formulate a livello internazionale dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).
Invece, i valori più restrittivi come quello del “clorito” e del “vanadio”, sono determinati dall’Istituto Superiore di Sanità dopo consultazione con il Consiglio Superiore di Sanità.
Perché bere acqua del rubinetto
Preferire l’acqua del rubinetto, rispetto a quelle in bottiglia, può avere una serie di benefici.
Ecco i principali vantaggi:
- Rispetto dell’ambiente: utilizzare l’acqua del rubinetto, vuol dire rispettare gli ecosistemi, combattendo i problemi dell’inquinamento da plastica, dovuti all’eccessivo utilizzo di bottiglie.
- Economia: il rapporto tra qualità e prezzo è elevato, grazie al fatto che l’acqua potabile del rubinetto prevede il pagamento di un canone mensile irrisorio rispetto all’investimento per l’acquisto di bottiglie di plastica.
- Risparmio di tempo e spazio: non sarà necessario recarsi periodicamente a fare rifornimento di bottiglie d’acqua in PET.
L’acqua del rubinetto è potabile sempre?
Nel suo percorso dall’acquedotto comunale alle case, l’acqua è controllata per garantire che sia potabile.
Quando penetra all’interno delle abitazioni, però, potrebbe incontrare sostanze indesiderate a causa di impianti obsoleti o mancanza di manutenzione.
Le principali sono:
- Amianto
- Arsenico
- Batteri patogeni
- Cadmio
- Cromo
- Mercurio
- Nichel
- Pesticidi
- Plastica e derivati
- Piombo
- Ruggine (ossido di ferro)
L’acqua del rubinetto pura con i depuratori domestici
Naturalmente non è possibile controllare l’acqua ogni volta che si apre il rubinetto.
Ma come fare, dunque, per essere tranquilli sulla sua qualità e la purezza? Grazie a un purificatore domestico, è possibile godere di acqua buona da bere e per cucinare, eliminando completamente le bottiglie di plastica.
Il suo funzionamento è semplice, e prevede un passaggio obbligato dell’acqua attraverso particolari filtri a osmosi inversa.
Questi sono in grado di eliminare qualsiasi possibile sostanza indesiderata, agente chimico o metallo pesante, presenti anche in piccole quantità.
Inoltre, il depuratore domestico permette di regolare, entro un certo spettro, il residuo fisso dell’acqua.
I modelli di depuratore domestico sono differenti e possono adattarsi a diverse esigenze, in relazione alle diverse abitudini di consumo.
Un depuratore d’acqua è uno strumento comodo da installare, senza interventi di muratura, grazie a personale specializzato.
Potrà essere installato direttamente sotto il lavello della cucina, grazie alle sue dimensioni ridotte, oppure sotto-zoccolo per un ingombro praticamente trascurabile.
Manutenzione e vantaggi di Acqualife
La manutenzione del purificatore domestico prevede, dopo un certo periodo di utilizzo, il cambio dei filtri e il controllo del funzionamento ottimale della macchina.
Tra i più grandi plus di questo dispositivo, oltre all’eliminazione della logistica legata all’acquisto di bottiglie in PET, è la riduzione della plastica nell’ambiente.
L’acquisto di un depuratore porta quindi a un risparmio in termini di tempo risorse, in un’ottica sostenibile.
Acqualife negli anni si è specializzata nella realizzazione di sistemi di depurazione sempre più innovativi e funzionali, per rendere alla portata di tutti un’acqua di qualità.
Per richiedere un test gratuito dell’acqua e comprendere quale modello è il più adatto per la propria famiglia, è sufficiente compilare il form qui sopra.
