Eliminazione della plastica monouso-direttive UE

Nuove Direttive UE, addio alla plastica monouso

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Il 14 gennaio 2022 in Italia è entrato in vigore il decreto per lo stop alla plastica monouso approvato dall’Unione Europea l’8 novembre 2021.

Si chiama SUP (acronimo di Single Use Plastic) ed è la direttiva sulla plastica usa e getta che mira a ridurre l’inquinamento ambientale.

Qui raccontiamo di che cosa si tratta e quali prodotti comprende.

La plastica monouso è altamente inquinante

L’analisi delle principali fonti di inquinamento di mari ed ecosistemi terrestri ha evidenziato il ruolo critico della plastica monouso.

L’edizione 2021 dell’indagine Beach Litter citata da Il Sole 24 Ore, dice che l’84% dei rifiuti rinvenuti sui litorali italiani deriva appunto dalla plastica. Inoltre, il nostro Paese è secondo solo all’Egitto per dispersione di polimeri sintetici nel Mar Mediterraneo.

Tra gli oggetti che si trovano più facilmente sulle spiagge ci sono infatti bottigliette in PET, cannucce, bicchieri e accessori in plastica utilizzati una sola volta e poi non correttamente smaltiti.

In totale, sono oltre 34 mila le tonnellate di plastica usa e getta non differenziate che finiscono a galleggiare nelle acque costiere ogni anno.

Perché una normativa per lo stop plastica monouso?

Per tentare di arginare questo fenomeno e avere un impatto positivo sulla tutela dell’ambiente, l’Unione Europea ha ideato la SUP.

Si tratta di una direttiva per lo stop plastica monouso, che mira a sradicare l’utilizzo dei principali oggetti in polimeri sintetici che si trovano normalmente sugli scaffali dei supermercati.
La regolamentazione mette quindi al bando la plastica monouso, in particolare questi oggetti:

  • piatti e posate
  • cannucce
  • palloncini e aste
  • cotton fioc
  • contenitori per cibo da asporto

che possono essere venduti fino a esaurimento scorte e non più riassortiti.

In definitiva, a oggi non è più possibile comprare i prodotti di questo elenco se realizzati in plastica usa e getta.

Dal 14 gennaio 2022 gli accessori appena elencati sono vendibili (e acquistabili) solo se fatti con materiali biodegradabili e compostabili.

Bottiglie di plastica, le grandi escluse dalla SUP

La Normativa Europea che impone lo stop plastica monouso ha però un grande escluso che ridurrà i suoi effetti benefici sull’ambiente.

Non sembra essere nei piani dell’UE l’obiettivo di eliminare dal commercio le bottiglie in PET, ma solo di incentivarne il riciclo.

La SUP prevede infatti che entro il 2025 tutte le bottiglie di plastica siano composte per almeno il 25% da materiali riciclati, mentre la percentuale aumenterà fino al 30% nel 2030.

Altro punto voluto dall’Unione Europea è il raggiungimento di un target per la raccolta differenziata e il riciclo delle bottiglie di plastica.

Si parla infatti di una percentuale del 70% di tutte le bottigliette in PET immesse sul mercato da raggiungere entro il 2025, per arrivare al 90% entro il 2029.

Altre istruzioni contenute nella SUP, in vigore solamente tra due anni, sono quelle sui tappi vincolati.

Il 3 luglio 2024 segnerà un cambio di passo per i tappi delle bottiglie di plastica, che dovranno restare attaccati una volta aperti, limitandone così la dispersione nell’ambiente.

bottiglie di plastica monouso

Plastica monouso, ridurre i consumi per uno stile di vita più consapevole

La direttiva SUP appena entrata in vigore in Italia non basta se non sarà supportata da una corretta informazione dei consumatori in merito alle alternative alla plastica monouso.
Le bottiglie di plastica, per esempio, possono essere facilmente eliminate dalla propria routine quotidiana scegliendo di bere acqua leggera e salutare dal rubinetto.

Installando un purificatore domestico Acqualife, l’acqua (già controllata) della rete comunale potrà essere resa più buona attraverso l’osmosi inversa.

Con l’aiuto di speciali membrane, che agiscono come dei filtri eliminando eventuali impurità, l’acqua del rubinetto risulta più buona da bere e per cucinare.

Lo stop plastica monouso diventa più facile partendo dalle bottiglie di plastica, gli oggetti più inquinanti per le nostre città.

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