Acqua ossigenata per disinfettare le ferite

Acqua ossigenata tutti gli utilizzi e le controindicazioni

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Sempre presente nei kit di pronto soccorso casalinghi e non, l’acqua ossigenata (o perossido di idrogeno) è una valida alleata per prevenire le infezioni a livello superficiale.

Ma non solo, le proprietà di questo tipo di acqua sono tantissime e spaziano dal mondo della cosmetica a quello industriale.

Qui abbiamo raccolto i principali usi, i benefici e le eventuali controindicazioni di questo composto chimico.

I principali usi dell’acqua ossigenata

La forma pura dell’acqua ossigenata è altamente corrosiva, per questo in commercio si trova acqua ossigenata diluita in una soluzione acquosa.

In questo modo può svolgere tre funzioni principali:

  • disinfetta
  • ossida
  • sbianca

È utilizzata principalmente in ambito medico e cosmetico, anche se ha alcune interessanti applicazioni anche in campo domestico.

Gli ozonizzatori per lavatrice come Igenial, per esempio, immettendo una quantità controllata di ozono nell’acqua di lavaggio sprigionando ossigeno attivo che, a contatto con il bucato, ha un’azione pulente e profondamente igienizzante.

In generale, l’impiego principale del perossido di idrogeno è legato alla prevenzione di infezioni a livello cutaneo e viene applicato sulle ferite per contrastare il proliferare di batteri anaerobi.

È inoltre utile a sterilizzare accessori e strumenti chirurgici con cui si effettuano le operazioni ed è in grado di lenire le irritazioni della bocca.

Il potere disinfettante del perossido di idrogeno

Tra le proprietà acqua ossigenata, la più nota è importante è quella disinfettante. La sua azione contrasta:

  • batteri
  • virus
  • lieviti

che possono intaccare lesioni e piccole lacerazioni della cute, escoriazioni e bruciature lievi. Per far agire il perossido di idrogeno è necessario pulire bene la zona della ferita e applicarvi l’acqua ossigenata più volte al giorno.

Inoltre, pazienti affetti da herpes e gengiviti, trovano giovamento nello sciacquare la bocca con l’acqua ossigenata miscelata ad acqua in proporzione 1:1. La soluzione non andrà ingerita, ma espulsa dopo uno sciacquo profondo di almeno un minuto.

L’acqua ossigenata è utile anche in cucina, per pulire e disinfettare frutta fresca e ortaggi, eliminando residui di terra ed eventuali batteri.

Rimuove cattivi odori dalle superfici di cottura e, diluita ulteriormente, disinfetta i sanitari e sbianca le ceramiche.

In definitiva, il perossido di idrogeno è il disinfettante più a buon mercato che si possa trovare ed è facilmente reperibile sia in farmacia che al supermercato.

Il suo utilizzo nella cosmesi

Il perossido di idrogeno, nella cosmesi, viene utilizzato principalmente per il suo potere sbiancante.

Viene infatti utilizzato per schiarire capelli, eliminare macchie su unghie e pelle e per sbiancare i denti.

Per questi utilizzi bisogna prestare attenzione al suo volume o percentuale di perossido di idrogeno in essa contenuto. In quanto concentrazioni troppo elevate possono risultare troppo aggressive per pelle e zone delicate.

Viene anche utilizzato per pediluvi, allo scopo di disinfettare ed eliminare rischi di infezione da funghi, e come prodotto anti-acne.

acqua ossigenata H2O2

Come si produce l’acqua ossigenata e da cosa è composta

L’acqua ossigenata è conosciuta con la formula chimica H2O2, detta anche “acqua con un atomo di ossigeno in più”.

Questa componente aggiuntiva fa sì che il perossido di idrogeno abbia proprietà chimiche completamente diverse rispetto a quelle della tradizionale H2O. In definitiva l’acqua ossigenata contiene due atomi di idrogeno, ognuno dei quali legato a un atomo di ossigeno.

Inventato all’inizio dell’800 dal chimico Louis Jacques Thénard, il perossido di idrogeno è stato poi sintetizzato nella sua forma pura da Richard Wolffenstein all’alba del ‘900.

Si deve infine al matematico William Penney e al Fisico Gordon Sutherland l’ampia conoscenza che oggi abbiamo sulle proprietà di quest’acqua.

Oggi la produzione di questo composto segue il processo “all’antrachinone” che consiste nella sintesi indiretta di idrogeno e ossigeno direttamente dall’aria.

In pratica, vengono seguiti questi passaggi:

  1. idrogenazione
  2. ossidazione
  3. depurazione
  4. concentrazione
  5. stoccaggio dell’acqua ossigenata
  6. rigenerazione e trattamento degli effluenti alcalini

Volumi dell’acqua ossigenata

Come accennato nei paragrafi inziali, l’acqua ossigenata per uso domestico viene diluita.

Per indicare questa operazione si usa la dicitura di volumi che, come riportato dai testi di chimica, rappresentano il “numero di litri di ossigeno che si sviluppano da un litro di soluzione acquosa di acqua ossigenata”.

L’indicazione dei volumi si può leggere sulla confezione del prodotto ed è diversa dall’indicazione delle concentrazioni percentuali del perossido di idrogeno.

Ecco perché nei prodotti destinati all’impiego domestico sono riportati i volumi e non le concentrazioni percentuali. Questi i valori di riferimento

  • 3% di perossido di idrogeno = 10 volumi
  • 3,6% di perossido di idrogeno= 12 volumi
  • 10% di perossido di idrogeno= 34 volumi
  • 30% di perossido di idrogeno= 111 volumi
  • 40% di perossido di idrogeno= 154 volumi

È importante ricordare che, più i volumi di acqua ossigenata sono alti, più il prodotto è potenzialmente dannoso per la salute (specialmente se ingerito o lasciato a contatto con gli occhi).

Esistono delle controindicazioni?

Gli effetti avversi dell’acqua ossigenata sono molto rari e per questo può essere tranquillamente impiegata anche da donne incinta e durante la fase di allattamento.

Applicata sulle ferite della cute può causare dolori, irritazioni o arrossamenti che, se persistenti, possono essere esaminati dal medico curante.

Diverso è il caso di ingestione, che può portare a gravi problemi di intossicazione, specialmente nei casi di perossido di idrogeno a 154 volumi (solitamente utilizzato per schiarire i capelli).

Acqua ossigenata usata per schiarire i capelli

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