Il purificatore d’ acqua a uso domestico è un dispositivo che agisce sull’acqua del rubinetto, eliminando le sostanze indesiderate.
L’ acqua è una preziosa riserva naturale il cui impiego è indispensabile per l’esistenza degli esseri viventi.
Nel nostro corpo essa rappresenta oltre il 60% della composizione dei tessuti e risulta necessaria per lo svolgimento di tutte le reazioni metaboliche dell’organismo.
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Come funziona un purificatore d’acqua?
Il purificatore d’acqua grazie alle membrane al suo interno vengono eliminate fino al 99.9% di sostanze indesiderate, rendendola pura e leggera.
Il funzionamento del depuratore domestico si basa su un processo di osmosi inversa che mantiene la corretta concentrazione di sali minerali necessari per il benessere dell’organismo.
I depuratori domestici sono apparecchi da applicare direttamente all’impianto idrico della propria casa, senza dover affrontare lavori di muratura.
Possono essere sottolavello, sottozoccolo e sopralavello e danno la possibilità di bere acqua liscia, fredda e gassata.
Utilizzando un dispositivo di questo tipo si contribuisce a rispettare l’ecosistema poiché viene diminuito il consumo di plastica, fonte principale di inquinamento.
Quali sono i parametri su cui agiscono i purificatori d’acqua
Questa sostanza è caratterizzata da alcuni indici che ne determinano i differenti requisiti organolettici, tra cui la durezza ed il residuo fisso.
La durezza indica non soltanto la presenza di calcare, ma anche la concentrazione di ioni salini disciolti, come molecole di calcio, magnesio e altri metalli pesanti, presenti in varie concentrazioni.
L’unità di misura per tale parametro è quello dei gradi Francesi (F), che stabiliscono la potabilità idrica quando il valore è compreso tra 15 F e 50 F.
Il residuo fisso invece è l’insieme dei solidi sciolti nell’acqua dolce ed è utilizzato per catalogare le acque potabili.
Quali sono i tipi di durezza controllati dal purificatore
La durezza è un fattore condizionante sul sapore dell’acqua, soprattutto in rapporto alla sua concentrazione di calcio e di magnesio; in base al tipo di sali disciolti la durezza può essere di tre tipi:
- 1) durezza temporanea, prodotta dal bicarbonato di calcio e di magnesio eliminabili tramite calore, che, dopo riscaldamento, porta alla formazione di carbonati insolubili e responsabili delle incrostazioni delle tubature;
- 2) durezza permanente, dovuta a cloruri e solfati che non possono essere eliminati;
- 3) durezza totale, che è la somma dei due valori precedenti.
Il purificatore acqua svolge la funzione di eliminare l’eccesso dei sali, poiché il calcio ed il magnesio devono comunque essere presenti nell’acqua in quanto si tratta di elementi necessari alla vita.
La durezza incide sulla dolcezza idrica, un’acqua dolce ha una durezza il cui valore è compreso tra 0 F e 8 F.
Un elevata durezza provoca conseguenze negative sulle tubature idriche, sugli impianti sanitari e sugli elettrodomestici; inoltre limita l’efficacia di alcuni saponi e detergenti e diminuisce la potenza delle caldaie.
Il purificatore acqua controlla il residuo fisso
Il residuo fisso è un valore che indica l’insieme delle particelle solide disciolte in acqua dolce, e si indica col termine TDS (Total Dissolved Solids).
I differenti componenti di tale indice sono:
- bicarbonati;
- solfati;
- fosfati;
- calcio;
- potassio;
- cloruri;
- fluoro;
- magnesio;
- sodio;
- ferro bivalente.
Si tratta principalmente di ioni salini con dimensioni uguali oppure inferiori ai due micrometri; il residuo fisso, a seconda della prevalenza dei suoi componenti, agisce sul metabolismo dell’organismo vivente condizionandone alcuni processi.
Anche se il TDS non viene considerato come un inquinante primario, rappresenta comunque un indicatore dei caratteri dell’acqua potabile e della sua composizione.